Autunno stagione di piogge, Lucca Comics, Halloween-o-Samhain-come-preferite, e naturalmente serie tv. Nel mondo reale si tirano fuori gli ombrelli, i Testimoni di Geova e gli Evangelici di Novara si ripresentano con banchetti e volantini freschi di stampa, i marmocchi con gli zaini in spalla bucano (o bigiano, o come dite voi) e s'infilano nei bar al mattino; in quello virtuale, dove poveri fan vengono torturati da sceneggiatori senza scrupoli, riemergono zombi, maghi e nerd.
Solitamente non commento puntata per puntata, sia perché
mi rompo le scatole finisce che impegni e imprevisti non mi fanno essere regolare, sia perché lo fanno già in tanti; io preferisco i post "globali", dove chiacchierare un po' di una serie tv in generale (come quando
ho ciarlato un po' di Teen Wolf) a seconda dell'umore.
Visto però che siamo all'inizio, un piccolo punto della situazione ci sta.
La stagione 2014-2015 è la prima in cui sono orfana di
How I met your mother. Che resta inesauribile miniera di citazioni (la più recente è "
Oh, tesoro!", ormai diventato virale nella mia cerchia). Prosegue
Once upon a time, che continuo ad amare e che promette bene: il Disney-service obbligato (l'arrivo di Elsa da
Frozen) ha portato con se anche una inquietante Regina delle Nevi, sulla quale aspetto di sapere di più. Si preannuncia anche la presenza di un Apprendista Stregone... elemento che potrebbe facilmente scivolare nel ridicolo, ma, se fatto bene, ha un sacco di potenzialità.
Per quanto mi riguarda, poi, ho ancora gli occhi a cuore dopo aver visto il ballo tra Belle e Mr. Gold (Robert Carlyle per tutta la vita *___* Anche se pure Hook è fantastico, non sbaglia un'occhiata, un gesto o una battuta). Il buon Rumple/Gold sembrava anche aver messo la testa a post, cedendo alla neomogliettina il vero pugnale che lo controlla... PECCATO che stia già di nuovo combinando chissà quali disastri, ancora poco chiari. Sgrunt.
E per favore, vogliamo tutti vedere Regina felice, FINALMENTE.
L'altro giorno è ricominciata anche
The Walking Dead, mille e uno motivi per lollare nell'apocalisse zombie più pastrocchiata, retorica e frustrante della storia. La prima puntata della quinta stagione non è stata male, rispetto alla media: Carol è una badass e speriamo finalmente sia tornata in pianta stabile, dato che quelli con lei sono da parecchio tempo i momenti migliori; e il momento dell'abbraccio con Daryl ha sciolto il mio cuoricino sensibile.
Non sono mancati poi momenti splatter decisamente estremi - un po' anche perché, scossa da incubi notturni ed emotivamente incasinata com'ero ieri, mi hanno colpito più del solito, tra tronchi umani appesi come quarti di bue, sgozzamenti e un rinnovato interesse degli sceneggiatori per gli esseri umani divorati ancora vivi e urlanti in puro
Romero style. Detto questo, non manca la consueta comicità involontaria (come quando ogni soffio di vento rimanda l'esecuzione dei Personaggi Principali nelle mani dei cattivi, o come quando uno sbroccato viene liberato da un container solo per finire divorato due secondi dopo, giusto il tempo di delirare a caso; e non scordiamo la super-preparazione iniziale dei prigionieri che vogliono dare battaglia, e vengono fregati in due secondi da un fumogeno. E spero di aver capito male io, o Rick ha tagliato una fascetta di plastica di quelle base da kit del serial killer che vuole legare la vittima
con una scheggia di legno?) né la retorica servita a mattonate, caso mai lo spettatore non capisse che "l'apocalisse è brutta e ci sono in giro dei tipi kattivi-kattivi che sono peggio degli zombie".

Ricominciate anche
Big Bang Theory, che salvo occasionali puntate più fiacche è sempre piacevole e continua a funzionare (e Penny con i capelli corti è slurp!), e
Sleepy Hollow, che funziona perché non si prende troppo sul serio e tra demoni, maledizioni bislacche e soprannaturale gettato a manciate risulta gradevole: come al solito, evviva l'ironia. Il merito principale della serie, comunque, è il protagonista, Ichabod Crane/Tom Mison, giunto dal XVIII secolo e ancora in conflitto con la modernità, la tecnologia e i costumi contemporanei: non solo è un bello spettacolo da guardare, ma è anche simpatico e buffo al punto giusto, con il suo linguaggio antiquato, il suo portamento eretto e i suoi impacci. Memorabile la battuta della prima stagione (cito a memoria) "Come fai ad avere 500 amici su Facebook? Ai miei tempi potevo contare al massimo su una dozzina di fidati compagni".
Infine, orfana, come detto, di HIMYM, ho provato a dare un'occhiata a
A to Z, commedia romantica a cui ho deciso di dare una chance essenzialmente perché nel cast c'è Lenora Chrichlow (
Being human,
Black mirror), attrice che mi piace molto. Per ora, meh. Non ha minimamente la verve di
How I met your mother. Ma vabbe', sono venti minuti di puntata, comodi da guardare durante qualche pausa pranzo...